lunedì 17 marzo 2008

I capricci della Principessa - parte II -

A grande richiesta di pubblico (3 lettori sono una folla per una blogger/scrittrice/imbratta web in erba), ecco la seconda parte del racconto.
Potete leggere la prima parte cliccando qui.
...Immagino che leggendo vi renderete conto che il finale della favola non si risolverà nemmeno in tre puntate... Hehehehehe, ora testerò il vostro interesse!


(seconda parte)

Malgrado l'ora tarda e a rischio di farsi tirare dietro improperi, il Giullare Felix stava percorrendo a spron battuto i lunghi corridoi e le ampie sale del castello. La Torre d'Aria era piuttosto distante dagli appartamenti reali, perciò il Buffone di Corte camminava di buona lena, pensando a cosa avrebbe detto.
Doveva trovare le parole giuste per convincere la Strega Serafina a dargli una mano in questa impresa. Gli avrebbe risposto di cavarsela da solo? Il Giullare sperava davvero di no! Dopotutto il bene del Regno doveva stare a cuore anche a lei, in qualità di C.A.M.S.F.R... ossia Curatrice degli Affari Magici e Serenità della Famiglia Reale.
E poi senza di lei il piano perdeva di sostanza... per non dire che sarebbe stato inattuabile! No, no e no! Non poteva rifiutarsi!

Intanto i pensieri lo distraevano dalla fatica della strada. Scale che salivano e scendevano, si avviluppavano come serpenti a lunghe colonne, per poi risalire e ruotare con volute innaturali, e che ti davano l'impressione di non portare da nessuna parte. Solo il Cielo sapeva come fosse possibile scendere dei gradini così in basso da farti sembrare sottoterra, per salire su una torre che per altezza non aveva eguali nel castello! Ma la Strega Serafina era piuttosto misteriosa a riguardo. "Quando raggiungi un luogo non conta più come tu ci sia arrivato", diceva. E liquidava così in una sola frase la questione e i curiosi.

Ultimo gradino e finalmente la rilucente porta blu elettrico della Strega si stagliava davanti a Felix. Mentre lui cercava di ricomporsi asciugandosi il sudore, l'imponente faccione del Guardiano della Porta Magica apparve e tuonò: "Benvenuto al Giullare di Corte. La mia padrona vi attendeva". Si, aveva detto proprio che lei lo stesse aspettando, benché lui non avesse certo annunciato il suo arrivo. Ma, che volete, ormai nessuno faceva più caso alle bizzarrie della Strega Serafina: lei aveva occhi e orecchie per tutto il Castello, Guardiani ad ogni angolo di stanza (si sospettava che anche i mattoni potessero origliare) e perfino i topolini delle cantine ogni sera le facevano un minuzioso resoconto degli accadimenti a Corte.

(fine seconda parte)

Lo so, ho scritto poco ma il tempo è tiranno. Alla prossimaaaaaaaa!

2 commenti:

  1. seconda parte? sembra il passaggio di carte da una scrivania all'altra, che solo i burocrati riescono a far durare mesi...
    tu che intenzioni hai???

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  2. e vabbhe, ci vuole il suo tempo.
    non si può mettere fretta all'arte.
    oppure mi firmi tu la "giustifica" al capo che non ho potuto lavorare per gravi problemi familiari?

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