venerdì 1 giugno 2007

Odor di umanità

Adoro quella battuta che fa "Ci si espone a sentire di tutto andando in giro con le orecchie".
Ma anche portare a spasso il naso non è cosa da poco.


Stamattina il treno della F1 Orte-Fiumicino delle 07.59 era più azzeppato di gente del solito. Credo che ognuno a suo modo dovrebbe essere realista e capire che un corridoio largo al massimo 1 coppia di fianchi e mezzo non possa essere popolato da più di 2 persone a sardina (misure standard ovviamente: io con qualcuno a fianco sto comunque scomoda). Inoltre per la legge della fisica della impenetrabilità dei corpi dove è presente un corpo non può essercene un altro, legge non rispettata nei treni dove l'eccezione conferma la regola.
Fisica a parte però, è pur vero che a lavoro dobbiamo andare tutti e tutti tentiamo di non arrivare in ritardo, perciò quando ci ritroviamo sulle banchine tanti quanti i numerosi di Quarto convocati da Garibaldi, si fa tutti un bel respiro e ci si mette l'anima in pace: viaggio tosto.


A quel punto stare a sottiletta è il meno. Il peggio è essere costretti a sniffare i vari odori umani che le temperature dei mezzi pubblici accentuano copiosamente.
Se uno è vestito come un deficente, guardi da un'altra parte; se chiaccherano di cretinate sotto le tue orecchie ti estranei pensando ai fatti tuoi; ma qual rimedio contro gli odori "sgradevoli"? I fazzolettini profumati? I sali? Lavorare di fantasia immaginando che l'odore sia una fragrante zuppa di cipolle?

...Si, con comodo. Aspetto qui che finiate di vomitare...

Finito? Dicevo, che soluzione c'è? Io temo nessuna.
Chi dei mezzi pubblici ne ha sentito parlare solo al tv in occasione degli scioperi, chiaro che non possa capirmi. Però chi è abbonato Metrebus come me non può che essere solidale...


L'odore di sudore non è però l'unico sgradevole. Al mattino, ringraziando Iddio, il succitato problema non è percepibile come nelle ore più calde della giornata, dopo una copiosa sudata da stress-anti-boss e nervi da very-bastard-client.
Al mattino, al contrario, fanciulle e signore improfumate ti sfilano sotto il naso, e per alcune ogni passaggio è come un urlo in un orecchio: mi riferisco alle abluzioni profumate dei rituali mattutini femminili. A volte, anche nel loro essere malsane, si tratta di fragranze discrete: muschio bianco per esempio, o altri miscugli di essenze dai nomi esotici come blu oceano, verde prato, passion cetriol e via discorrendo.

Ma la vaniglia... ODDIO LA VANIGLIA!!!!
Mica che non mi piaccia eh? Ce l'ho anche io e lo trovo un piacevolissimo profumo, anche se lo preferisco su una torta. Pero secondo me dovrebbero dare un patentino per l'uso dei profumi alla vaniglia. La annovererei tra le armi bianche, perciò necessiterebbe per lo meno di un vademecum. Già mi immagino il titolo del manuale: "Guida all'uso consapevole della vaniglia. Il dolce che uccide".


E da quell'odore mica ti estranei poi! Ti si poggia nel naso e ti fa pure venire la fame da cornetto, ti distrae dai propositi di dieta, ti segue fino a lavoro, quando crolli urlante per i crampi alle 11.30 supplicando un morso di plum-cake.

La vaniglia è universalmente riconosciuta come un profumo sensuale, carico di promesse... Ma non è chiaro se così gli uomini li ammaliamo (voce del verbo ammaliare, non ammalare eh?) o se li prendiamo per la gola...

1 commento:

  1. Oddio come ti capisco, io prendo 3 mezzi tutti i giorni per andare al lavoro (metro+treno+bus x2) e porca miseria soprattutto d'estate mi verrebbe la voglia di non essere dotata di olfatto o di urlare in faccia a qualcuno:"ma perchè non ti lavi??"

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